Buone feste da Draghi: Super green pass “ridotto” e tampone anche per i vaccinati. Ecco le probabili misure che il governo pensa di introdurre e come ci augura buone feste. É una delle nuove misure che il governo dovrebbe approvare giovedì per evitare un’impennata di contagi durante le feste di Natale.
Era prevedibile e noi di USPL lo sosteniamo da tempo che sarebbe successo.
La stretta sulle libertà individuali da parte di questo governo capitanato dal premier Draghi, si estende anche ai vaccinati e noi lo avevamo previsto e lo abbiamo detto da molto tempo. Vi aspettavate forse che vaccinandovi e/o cedendo ai ricatti questo governo non vi avrebbe privato della libertà esattamente come fa con i non vaccinati? Vi sbagliavate… e tanto anche!
Niente festa di Capodanno se non ci si sarà sottoposti a un tampone dall’esito negativo. La novità è che il test sarà necessario anche se vaccinati. E’ una delle nuove misure che il governo dovrebbe approvare giovedì 23 dicembre per evitare un’impennata di contagi durante le feste di Natale.
La somministrazione del siero non basterà più per partecipare a feste, grandi eventi o andare nei luoghi affollati: anche chi è vaccinato dovrà appunto dimostrare un tampone negativo. Non solo.
Ci siamo: ‘grazie’ alla variante Omicron, il governo decide nuove misure restrittive in vista delle festività. La cabina di regia convocata dal presidente del Consiglio Mario Draghi per giovedì 23 dicembre renderà infatti obbligatorio il tampone anche per chi è vaccinato per partecipare ai grandi eventi, ovvero alle feste, al cinema, teatri e discoteche. Nonostante alcuni virologi e membri del Cts invitino a chiedere il green pass anche per gli incontri in casa, imporre vincoli nelle case private non è consentito. Ciò che è possibile è lanciare continue raccomandazioni affinché siano seguite le stesse precauzioni anche quando si sta nelle abitazioni e ci sono tante persone. (Continua dopo la foto)
Tra le novità in ballo anche la possibilità di imporre l’obbligo della mascherina all’aperto in tutta Italia, anche se molti presidenti di Regione hanno già deciso di procedere autonomamente (nel Lazio ad esempio subentrerà un’ordinanza in cui si renderà obbligo l’utilizzo anche in zona bianca). Fonti di governo, rilevate dal Corriere, fanno sapere che queste decisioni saranno prese per «incoraggiare a osservare comportamenti prudenti».
Ma non finisce qui: tra le ipotesi che saranno considerate durante la riunione della cabina di regia di giovedì 23 c’è anche quella di introdurre l’obbligo vaccinale per particolari categorie di lavoratori, quelle che hanno maggiori contatto col pubblico. E dulcis in fundo, si parlerà anche della possibilità di accorciare la durata del green pass.
Nel corso della riunione della cabina di regia del 23 dicembre si valuterà anche di imporre la mascherina all’aperto in tutta Italia e dopo Capodanno potrebbe scattare l’estensione del green pass rafforzato, con l’obbligo per tutti i lavoratori.
Sono stati gli scienziati del Cts a lanciare l’allarme sulla risalita della curva epidemiologica. Una progressione che fa paura, soprattutto per il rischio che la variante Omicron, come accaduto con la Delta, possa diventare prevalente anche nel nostro Paese. Proprio oggi, domenica 19 dicembre, due casi di Omicron sono stati rilevati anche in Friuli Venezia Giulia. (Continua dopo la foto)
Green pass «rafforzato»
Resta valida la regola che permette solo a chi è vaccinato o guarito di partecipare alla vita sociale, ma di fronte a un aumento giornaliero di casi si ritiene necessario rafforzare il sistema di tracciamento e l’unico modo per farlo è imporre — nei luoghi di maggior affollamento — uno strumento ulteriore di screening vale a dire il tampone negativo.
Terapie intensive
Se non si rallenterà la diffusione del virus entro due mesi le terapie intensive potrebbero riempirsi. Quindi a fronte di milioni di cittadini ancora non vaccinati sarà necessario introdurre nuove restrizioni «per continuare a tenere aperte le attività», come annunciato dal premier Draghi.
Natale e Capodanno
La scelta di convocare la «cabina di regia» il 23 dicembre rende improbabile che l’obbligo di tampone possa scattare già la sera di Natale, ma con ogni probabilità entrerà in vigore prima di Capodanno, per avere la certezza che chi partecipa a eventi e festeggiamenti sia negativo al test.
Mascherine all’aperto
È possibile che scatti l’obbligo per tutta Italia anche se la maggior parte dei governatori lo sta decidendo autonomamente e, nelle sette regioni passate in giallo, l’obbligo di mascherina è già in vigore.
Feste e stadi
Oltre al green pass «rafforzato» che certifica la guarigione o la vaccinazione, per partecipare alle feste in piazza, nelle discoteche, negli alberghi e nei locali pubblici bisognerà avere l’esito negativo del tampone. Obbligatorio anche per andare allo stadio.
Cinema e teatri
La cabina di regia stabilirà se sarà necessario il test per entrare al cinema e a teatro, o se invece in questi luoghi — dove i posti sono assegnati e c’è l’obbligo di mascherina — basti il green pass rafforzato.
Ristoranti
Sembra invece escluso che venga imposto per andare al ristorante e in tutti gli altri locali dove si mangia al chiuso. Il governo ritiene infatti che le attuali regole siano sufficienti per proteggere dalla circolazione del virus in questi luoghi.
Vaccino ai lavoratori
In una seconda fase, se la curva epidemiologica dovesse continuare a salire, potrebbe rendersi inevitabile rendere obbligatorio l’obbligo vaccinale a tutti i lavoratori seguendo quanto è già stato stabilito per il personale sanitario, quello scolastico e per le forze dell’ordine.
Trasporto pubblico
Il green pass «rafforzato» potrebbe diventare necessario per autobus o metropolitana, ma soltanto se la curva epidemiologica continuasse a salire. E in ogni caso con l’obbligo di vaccino ai lavoratori il problema sarebbe pressoché superato.