COMUNICATO UFFICIALE USPL. Dal 17/11/2021 fino ad oltranza a data da destinarsi, invitiamo a non visionare nessun canale informativo di: Rai, Mediaset, Sky, Discovery e La7 (tranne le due trasmissioni Fuori dal Coro e Report), a spegnere cellulari e TV per 21 minuti al giorno e limitare al massimo gli acquisti su internet per 21 giorni, specialmente quelli con carta di credito. Per dire no green pass, per dire no al caro vita, per il nostro diritto al lavoro e per dire no alla limitazione delle nostre libertà individuali, previste e sancite dalla nostra amata Costituzione Italiana.
I canali informativi che invitiamo ad “evitare” e “non visionare” completamente saranno: Raiuno, Raidue, Raitre, Rai News 24, Rete4, Canale5, Italia 1, La7, Sky, Discovery e Tgcom 24.
Invitiamo a bloccare il Paese un passo alla volta, in questo modo faremo capire che il popolo è sovrano e se un popolo è scontento non è comodo.
Oggi il Sindacato USPL punta un sistema corrotto e lancia un Comunicato Ufficiale con la sigla “Spegni la TV e accendi il cervello”, nel quale chiede al popolo di tutta Italia, dalle ore 10:00 del 17/11/2021 ad oltranza e fino a data da destinarsi:
- “Chiediamo ed invitiamo che nessuno, a partire dalle ore 10:00 del 17/11/2021 fino a data da destinarsi, guardi nella maniera più assoluta più i canali informativi delle reti televisive: Rai, Mediaset, Sky, Discovery e La7, ad esclusione di 2 soli programmi che sono stati altamente criticati ed attaccati dagli stessi vertici delle suddette reti televisive: Fuori dal Coro e Report.”
- “Chiediamo ed invitiamo, a partire dalle ore 10:00 del 17/11/2021 fino a data da destinarsi, di spegnere completamente la TV e i cellulari per 21 minuti a partire dalle ore 20:00 alle ore 20:21.”
- “Chiediamo inoltre di non acquistare su internet per 21 giorni e di limitare al minimo i consumi per 21 giorni eccetto quelli strettamente necessari (cibo, cure, benzina) e di effettuarli possibilmente solo dai produttori artigianali locali, quindi fino al 7 Dicembre (con possibilità di proroga di tale data), specialmente quelli fatti con carta di credito, e soprattutto nelle grandi catene come Amazon e simili.”
- Stop ai regali di Natale se vi è possibile (piuttosto riciclate, barattate, scambiatevi favori, donate cose usate, o non fate proprio nessun regalo).
- Sospendiamo, quante più volte possibili, e possibilmente per tutti i 21 giorni il lavoro, quindi fino al 7 Dicembre.
Queste azioni a noi tutti non costeranno quasi nulla, mentre darà un grande scossone e provocherà una grande perdita di profitti ai poteri alti e a chi crede di avere la situazione in mano, se attuata in massa e se molti aderiranno a questa iniziativa. (Continua dopo la foto)
CROLLANO GLI ASCOLTI, CHIUDONO 2 TG DI MEDIASET
Ogni tanto arriva anche qualche buona notizia. Quella di oggi è che chiudono due dei tre telegiornali di Mediaset, e cioè Studio Aperto di Italia Uno e il Tg4. Resta in vita il Tg5, mentre le prime due testate verranno accorpate al TgCom24 (che ha comunque uno share relativamente basso di ascolti).
Le motivazioni che vengono date ufficialmente per questo vistoso ridimensionamento sono
a) un drastico calo degli ascolti;
b) una “ottimizzazione” delle forze produttive. In altre parole, dicono a Mediaset, non serve mandare ad un evento tre giornalisti per tre testate diverse, quando ne basta uno che poi condivida i materiali con le altre due.
In realtà, dei due problemi citati (calo degli ascolti e ottimizzazione produttiva), soltanto il primo è quello reale. Il secondo non è che una conseguenza del primo.
Non dimentichiamo infatti che la televisione commerciale si chiama così perché vende i propri spazi pubblicitari agli inserzionisti. Ora, se gli ascolti fossero in aumento, verrebbe addirittura la tentazione di aumentare il numero di testate giornalistiche, perché tanto ci sarebbe abbondanza di audience su ciascuno dei canali, e quindi i fatturati complessivi aumenterebbero.
Quando invece gli ascolti crollano, crollano anche le entrate pubblicitarie, e il fatturato totale non è più sufficiente a sostenere i costi di produzione. Ecco quindi, come conseguenza, la necessità di “ottimizzare” le produzioni.
Detto questo, bisogna fare una riflessione importante: questo calo improvviso di audience, talmente vistoso da far chiudere due testate su tre in un colpo solo, non è un evento casuale, ma una conseguenza diretta dei tempi che stiamo vivendo. Dopo un anno e mezzo di impegno costante, da parte del mainstream, a falsificare sistematicamente la realtà che ci circonda, la gente è diventata diffidente verso l’informazione ufficiale, e quindi la abbandona.
A poco servirà unificare tutta l’informazione su un unico canale: fino a quando la qualità di questa informazione non cambierà, la perdita di audience sarà costante e inarrestabile.
Ecco perché, come dicevo all’inizio, questa è un’ottima notizia: perché vuol dire che c’è sempre più gente che sta iniziando ad informarsi in rete, che confronta la realtà che trova in rete con le bugie dei telegiornali, e che sceglie la prima abbandonando per sempre i secondi.
Questa transizione sarà lenta ma irreversibile. Fa piacere sapere che è finalmente iniziata.
Sinora possiamo dire addio a Studio Aperto, Tg4. e SportMediaset con questa presa di polso. Secondo quanto riporta il sito Fanpage.it che cita “fonti sicure”, il Biscione ha deciso di chiudere le tre redazioni storiche e di mantenere solo il Tg5 e TgCom24, dopo un’attenta valutazione degli ascolti – in forte calo – quindi avrebbe deciso di tagliare drasticamente la produzione giornalistica e di ottimizzare le risorse. (Continua dopo la foto)
Questo calo di audience e queste loro chiusure sono dovute al fatto che il popolo NoGreenPass ha abbandonato volontariamente la visione di questi canali, a causa della disinformazione unilaterale e priva di senso che fanno, senza dar alcun modo di contro-battere.
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