Basta con Green Pass e basta con le mascherine che non fermano Omicron: gli esperti asfaltano Speranza. Leggi l’articolo per saperne di più!
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“Basta con mascherine e Green pass: buttare via tutto”. La prof Gismondo disintegra Speranza
La professoressa Maria Rita Gismondo lo dice forte e chiaro, e ancora una volta si ritrova a remare controcorrente rispetto alle follie di Speranza e del governo Covid.
“Le mascherine al chiuso sono inutili.
Con Omicron, il tasso di trasmissibilità del virus è diventato così alto che tenere le mascherine non contiene il contagio.
Tanto più ora che, giustamente, abbiamo scelto di scendere a un compromesso con la presenza del Covid, accettando pochi casi più seri, a fronte di una maggioranza di infezioni blande tra le persone vaccinate e immunocompetenti”.
Lo dice in un’intervista a La Verità.
E attacca anche la decisione che prevede che i bimbi dai 6 anni in su sono tenuti a portare la mascherina a scuola, benché alcuni studi rivelino che ciò comporta problemi di socializzazione e, addirittura, nello sviluppo del linguaggio. (Continua a leggere dopo la foto)
“I bambini – spiega la professoressa Gismondo – hanno metabolizzato il concetto che l’altro non è l’amico da conoscere ed esplorare, ma l’untore. In questa fase evolutiva, è allucinante:
tutto ciò condizionerà la loro crescita.
Stiano pure senza mascherina, anche perché le indossano a scuola, ma poi al parco no. Prima di attuare una misura, bisognerebbe valutarne le conseguenze.
Persino qualche membro del Cts ammette che alcuni provvedimenti sono stati inutili a contenere il virus, benché gravidi di conseguenze negative”.
Il riferimento è alla “confessione” di Donato Greco.
“Sentir dire che i lockdown non sono serviti non è banale, visto che quelle chiusure hanno prodotto una crisi economica terribile, problemi psicologici enormi, nonché la pandemia parallela dell’assenza di cure mediche per tante altre patologie”. (Continua a leggere dopo la foto)
Fabrizio Pregliasco lascia intendere che la mascherina dovrebbe diventare un’abitudine permanente.
La Gismondo va su tutte le furie:
“Io temo che della mascherina ci libereremo con una certa difficoltà: le persone si sentono più sicure indossandola. Mi sembra impensabile che ci abituiamo a non vedere più l’espressione di un volto, a non interpretare più la mimica facciale delle altre persone. Rinunciare a questo sarebbe gravissimo.
Va bene aver portato la mascherina quando serviva, ma adesso, per favore, lasciamola. Siamo l’unico Paese che, uscito da uno stato d’emergenza – quello per il Covid – ne ha dichiarato un altro – per la guerra.
Ci siamo così affezionati all’emergenza che non ne possiamo fare a meno…”. (Continua a leggere dopo la foto)
Conclude la professoressa Gismondo:
“In una fase in cui il virus provoca una patologia assolutamente sopportabile, c’è un elevato livello di immunizzazione e chi non ha voluto vaccinarsi, comunque, non lo farà, bisognerebbe smetterla di inseguirei fantasmi. È normale che ci sia una percentuale minoritaria di persone che rifiuta l’iniezione. E non le convinceremo con una multa”.
E il Green pass?
“È odioso. Lo è stato inizialmente, perché era stato presentato per uno scopo e dopo hanno ammesso che in realtà lo scopo era di obbligare surrettiziamente la gente a vaccinarsi, Ed è odioso oggi, perché non serve a nulla, non ha senso e tiene in piedi delle remore da emergenza che non ci lasciano staccare psicologicamente dalla pandemia, Non occorre essere complottisti per credere che, anche con obiettivi diversi, il Green pass non ci abbandonerà mai”.
Si invita a leggere l’intervista completa su La Verità.
Omicron 2, Andrea Crisanti è sicuro: “Le mascherine non fermano il contagio”
“Il Covid ci ha portato indietro di qualche secolo, quando le malattie infettive erano la prima causa di morte”.
Lo spiega Andrea Crisanti, direttore della Microbiologia all’Università di Padova .
“I contagi – spiega ancora – si sono stabilizzati a circa 70mila al giorno a livello nazionale.
Numeri importanti, che l’uso della mascherina non è più in grado di contenere se non in una percentuale tra il 15% e il 20%, perché la variante Omicron ha un indice di trasmissibilità tra 12 e 15.
E poi – sottolinea – non tutti usano questa protezione al chiuso, alcuni la portano male e altre non sempre”.
“L’equilibrio della pandemia è ancora molto instabile – racconta Crisanti – si paga il prezzo di 150 decessi al giorno in Italia. Il Sars-Cov2 è la maggiore causa di morte e ha un costo sociale elevato”.
Quanto all’uso delle mascherine, il governo si riaggiornerà il prossimo 20 aprile, quando sarà chiamato a decidere se confermare lo stop all’obbligo di mascherina al chiuso che dovrebbe entrare in vigore il primo maggio.
Ma c’è chi spinge per prolungare l’obbligo di utilizzare i dispositivi anche nei prossimi mesi. (Continua a leggere dopo la foto)
Per Crisanti, però, questa decisione in realtà non inciderà molto sui contagi. “Le misure di contenimento servono a poco, bisogna cambiare politica e proteggere i fragili”.
“Le mascherine non fermano Omicron, non serve più usarle all’aperto”: lo dice Matteo Bassetti
Matteo Bassetti, noto infettivologo genovese, in un video condiviso sui social media ha affermato:
“Gli inglesi tolgono le mascherine all’aperto, lo fanno i francesi dal primo febbraio, non l’hanno mai messa gli spagnoli, quindi forse le mascherine all’aperto non servono come qualcuno pensava, dopo che in Italia abbiamo messo l’obbligo delle mascherine all’aperto mi pare che i contagi si siano solo moltiplicati”. (Continua a leggere dopo la foto)
“Non sono certo le mascherine che hanno tenuto fermo il contagio, la variante Omicron corre più veloce delle restrizioni. È questo che dobbiamo dire ai cittadini senza più dirgli di mettersi la mascherina. Una variante così contagiosa le mascherine non la fermano.”.
“Italia verso la fine pandemica”
Bassetti ha anche detto:
“Da dieci giorni i ricoveri in terapia intensiva sono stabili, la quarta ondata sembra volgere al termine almeno per quanto riguarda gli ospedali, siamo in una fase di plateau prima dell’ultima grande discesa che ci porterà verso la fine della fase pandemica e l’inizio della fase endemica di convivenza con il virus”.
Covid, ipotesi stop mascherine al chiuso dall’1 maggio: cosa dicono gli esperti
Il sottosegretario alla Salute Costa ha annunciato che l’obiettivo del governo è rimuovere i dispositivi di protezione dal mese prossimo, ma il ministro Speranza precisa:
“Non abbiamo deciso, a metà aprile osserveremo il quadro epidemiologico”. Ricciardi: “Mi sembra molto difficile poterla togliere”.
Crisanti: “L’obbligo è ininfluente”. (Continua a leggere dopo la foto)
“La mascherina ha mostrato di essere uno strumento molto efficace nella difesa dal Covid. Detto questo, l’obiettivo del governo è arrivare al primo maggio e non prevedere più neanche la mascherina al chiuso”.
Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, aprendo così alla possibilità di un addio ai dispositivi di protezione fra meno di un mese. (Continua a leggere dopo la foto)
Al momento si tratta però appunto solo di un’ipotesi:
“Questo è l’obiettivo e credo ci siano condizioni per raggiungerlo, al di là di situazioni particolari che valuteremo”, ha aggiunto Costa. (Continua a leggere dopo la foto)
Noi di USPL Unione Sindacale Per La Libertà pensiamo che Green Pass, restrizioni e mascherine debbano essere rimosse e che si debba cominciare a saper convivere con il virus, dopo 2 anni di emergenza sanitaria e restrizioni che hanno avuto dell’assurdo e che hanno limitato le libertà e i diritti umani.
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