“A Natale non entriamo nelle case dei non vaccinati”. È polemica, giustamente, contro il commissario Covid di Messina, Alberto Firenze, per i manifesti contro i non vaccinati definiti erroneamente, in maniera troppo generica ed inesatta, dal sistema “no vax”. Ma lui respinge le accuse. A Messina è esploso un caso per il cenone di Natale. La città sullo Stretto, infatti, è stata tappezzata di manifesti che invitano i cittadini a non entrare nelle case dei non vaccinati durante le festività di Dicembre.
“A Natale non entriamo nelle case dei non vaccinati”: un messaggio inequivocabile apparso sui manifesti di alcuni cartelloni pubblicitari che hanno tappezzato Messina provincia. I manifesti recano anche la scritta: “vaccinati, usa sempre la mascherina, lavati le mani, mantieni le distanze”, e tutto il corollario delle raccomandazioni ‘utili’ che ci vengono proposte dall’inizio della pandemia. Questi manifesti risultano firmati dall’Ufficio del commissario per l’emergenza Covid-19, campagna vaccinazione 2021. E reca, in bella vista, una foto di una bella famiglia felice (di vaccinati) che si ritrova per le festività natalizie. (Continua dopo la foto)
C’è però un mistero che circonda questa ‘singolare’ campagna di sensibilizzazione: il commissario per il Covid a Messina, Alberto Firenze (come riportato dal Tempo), smentisce nettamente che questi manifesti siano scaturiti da una sua iniziativa: “Non ho nulla da rispondere perché non li abbiamo stampati o pubblicati noi”, dichiara.
Opera, quindi, di un provocatore? Resta il fatto che il messaggio recato da questi manifesti non è poi tanto distante da quello che viene trasmesso dai cosiddetti ‘esperti’ che ogni giorno affollano i salotti della tv italiana e che ricoprono ruoli di responsabilità governativa. “Ogni ospite dovrebbe fare il tampone nelle ore prima delle riunioni” ha dichiarato al Giornale Sergio Abrignani, ordinario all’Università di Milano, oltre che membro del Comitato tecnico scientifico, che chiosa: “io i parenti non vaccinati non li inviterei”.
Della stessa opinione l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco: “Dico come gestisco la mia vita – ha dichiarato al Corriere della Sera – Se invito da me, i non vaccinati non entrano. Se sono io ad essere ospite, mi accerto che i convitati siano muniti di passaporto verde, altrimenti mi dispiace, non vado”. Un modo, spiega ancora, che serve anche ad avere “la presunzione di fare pressione, di far sentire i no vax fuori luogo, la loro presenza sconveniente. Un pò come succedeva con l’introduzione del divieto di fumo”. In fondo, non siamo molto lontani da una ‘vera’ campagna pubblicitaria che inviti a lasciare soli i parenti ‘free vax’ a Natale…
Messina e la sua provincia stanno ottenendo risultato inferiori nella campagna vaccinale rispetto ad altre zone del Paese. Il livello di vaccinazione non è elevato come in altre province e i contagi, anche in questa parte di Sicilia stanno tornando ad aumenta, in maniera consistente. I due deputati del parlamento della Regione Sicilia hanno sottolineato che il commissario Alberto Firenze sta spingendo da mesi per aumentare il numero di vaccinati di Messina e in passato “ha promosso iniziative a dir poco bislacche: in estate tentò di promuovere la vaccinazione con l’iniziativa dell’offerta gratuita di birra ai giovani negli hub vaccinali, per fortuna fermata sul nascere, lanciando un messaggio assai poco educativo”. (Continua dopo la foto)
Nonostante questo, i vaccinati da queste parti continuano a essere sotto la media nazionale, tanto che che Messina è tra le ultime del Paese per percentuale di dosi somministrate. Dopo l’iniziativa, mai andata in porto, della birra offerta in cambio del vaccino, “adesso, con il Natale alle porte, fa appendere questi manifesti a dir poco vergognosi, utili solo a sprecare denaro pubblico e a creare tensioni sociali e ingiustificate discriminazioni. Non è certo aizzando i cittadini gli uni contro gli altri che si può promuovere la campagna vaccinale”.
A fronte delle accuse mosse contro di lui, Alberto Firenze ha replicato: “Non ho nulla da rispondere perché non li abbiamo stampati o pubblicati noi”.
La verità? Noi di USPL non la sappiamo, ma riteniamo comunque tutto ciò INACCETTABILE, che non possa passare inosseravata una cosa così aberrante e riteniamo che si debba trovare il responsabile e che questo debba essere punito con procedimenti penali per istigazione all’odio e molto altro ancora!