Stiamo rasentando la follia, oltre ogni limite sui diritti umani e anche i vaccinati si sono uniti ai no green pass. Cariche della polizia, segnalazioni, provvedimenti disciplinari: il Viminale ha scelto la linea dura per cercare di arginare le marce del dissenso contro il Green Pass. Il commissario all’emergenza Covid a Palermo: “Siamo in emergenza e quando si è in emergenza penso che non si debba parlare troppo, basta con questione semantiche. Se non vuoi vaccinarti, stai a casa”.
Che tu sia vaccinato o non vaccinato, noi del sindacato USPL ti chiediamo di unirti alla lotta contro il green pass, perchè uno strumento politico (senza nessun fondamento di sanità), discriminatorio e che permette a persone potenti di comportarsi in modo razzista, minacciare e usare la violenza per imporre un volere contro la Costituzione Italiana, proprio come avvenuto già in passato.
Una linea dura, con dispiegamento di forze dell’ordine in numeri e quantità che non si vedono nel controllo delle periferie dove i questori si guardano bene di azionare la linea dura perché hanno paura dei veri banditi e dei veri delinquenti. Dove sono infatti le forze dell’ordine schierate quando le gang si danno appuntamento (via chat) per regolare i propri conti o solo semplicemente menarsi per il gusto di menarsi? Dove sono le forze dell’ordine quando sotto gli occhi di gente per bene – colpevole solo di abitare in zone fuori controllo – si spaccia, si minaccia brandendo armi da taglio, si fa violenza? Non ci sono perché i responsabili della forza pubblica non vogliono creare subbugli che poi non riescono a controllare con regolarità. E dove sono i controlli sugli immigrati? E dov’è il controllo sugli sbarchi? Niente. Niente di niente. La Lamorgese ha consentito rave party, assembramenti da medaglia d’oro, mollezza verso la criminalità, ma la liberazione delle città dalle bande di contestatori diventa la priorità. Magari facendo finta di non vedere i professionisti delle agitazioni, come accadde nell’assalto alla sede della Cgil. (Continua dopo la foto)
Sento dire: <Sono sedici settimane che ogni sabato la città subisce disagi>. Toh, per settimane e settimane eravamo quattro gatti, per la stampa e le tv non c’era nessuno a protestare, insomma eravamo un flop. Un flop che ora invece diventa protratto disagio per i commercianti, per il traffico e per altro. Quel flop, quei quattro gatti sono un problema di ordine pubblico con tanto di ex terroristi e nazifascisti descritti come capipopolo delle marce. Per non dire dei giornalisti picchiati e presi a male parole.
Ovviamente la verità è ben altra. Il dissenso cresce e sta coinvolgendo anche cittadini vaccinati (altro che no vax), tutti stanchi dell’arroganza del governo, preoccupati dalle continue limitazioni di libertà e dei diritti, consci delle bugie reiterate in nome dell’emergenza. Il popolo in marcia è il popolo che si smarca dalla Verità di Stato, dai dati a metà diffusi dalle agenzie e dagli istituti autonomi e indipendenti di controllo; è un popolo che inchioda alle responsabilità quel Palazzo che protrarrà lo stato di emergenza per coprire le mancanze del passato e smontare la democrazia.
Il Viminale ha dato l’ordine di caricare tutti coloro che non vogliono smarrire il senso dello Stato di diritto, che non cedono all’emergenzialismo reiterato per comandare.
Per questo il popolo libero delle marce dissenzienti fa paura e va accerchiato, impaurito e minacciato con la forza pubblica. La richiesta di manifestare il proprio dissenso deve avvenire, secondo loro, nelle regole stabilite da coloro che stanno cercando di eliminare il dissenso: illogico.
Nel dissenso c’è politica, più di quella che un parlamento ridotto a un nulla è in grado di esprimere. Mettere in pratica le misure repressive e raccontare sui tg o sui giornali ciò che il culto della Verità costruisce non fermerà la protesta crescente. Questo dissenso è destinato a crescere, magari prendendo altre forme. La rabbia di Davide contro Golia non cesserà perché il disegno di costruire un nuovo feudalesimo con nuovi Padroni più smart incrocerà la rabbia di chi non è disposto a regalare la propria dignità, la propria libertà e i propri diritti.
Lockdown per i no vax in Sicilia, Costa, “Sarei d’accordo”
Il commissario all’emergenza Covid a Palermo: “Siamo in emergenza e quando si è in emergenza penso che non si debba parlare troppo, basta con questione semantiche. Se non vuoi vaccinarti, stai a casa”. Clicca sulla foto per guardare la video intervista di QDS. (Continua dopo la foto)
Parla ai microfoni di qds.it Renato Costa, commissario straordinario all’emergenza Covid in provincia di Palermo, per fare un resoconto della pandemia in Sicilia e non solo.
“La situazione è tranquilla, ma si sta un pò complicando – dice – I numeri sono in aumento e questo vuol dire che comunque l’attenzione sta diminuendo, e questo non ce lo possiamo permettere”.
PER CONCLUDERE QUELLA CHE NOI RITENIAMO UNA FOLLIA PURA E ADDIRITTURA UN DELIRIO CONTRO OGNI DIRITTO UMANO… Chi non è vaccinato si prepari ad un possibile lockdown solo per chi ha scelto di non punturarsi con un farmaco NON obbligatorio.
LOCKDOWN PER I NO VAX? SI
Sulle norme che stanno entrando in vigore in altri Paesi europei, come in Austria, dove si è deciso di imporre un lockdown alle persone non vaccinate, il commissario si è detto “assolutamente d’accordo. Siamo in emergenza e quando si è in emergenza penso che non si debba parlare troppo e agire. Capisco le questioni etiche, morali, il dibattito, ma quando c’è di mezzo la salute pubblica sono cose che certo, si dovrebbero prendere in considerazione, ma principalmente si dovrebbe pensare al bene della comunità, che in questo caso è senza dubbio quello di vaccinarsi.
Non siamo usciti dall’emergenza – continua – e ci siamo resi conto che meno male che abbiamo avuto i vaccini, altrimenti sarebbe stato un disastro. Per questo l’Italia e la Sicilia sono tranquilli. Non c’è spazio e non c’è tempo per le discussioni semantiche. Non ti vuoi vaccinare? Tua scelta, però ti stai a casa, confinato, per un tempo indefinito, che non so quanto possa essere. Non possiamo perderci in certe questioni”.
Che inverno sarà in Sicilia? “Sarà diverso da quello dello scorso anno, ma ancora con qualche precauzione. Sono d’accordo con quanto detto da Speranza: non è ancora tempo per andare all’estero per le vacanze di Natale, potrebbe essere davvero molto pericoloso, potremmo portare casi e anche varianti da fuori. Non dobbiamo cedere a questa tentazione”.
ADESSO… NOI DI USPL CI CHIEDIAMO… MA LO SLOGAN “ANDRÀ TUTTO BENE” ADESSO LO DOVRANNO DIRE SOLO I “NON VACCINATI”? Stiamo rasentando la discriminazione a livelli inimmaginabili, la follia pura, quasi dittatoriale.
Ma siamo sicuri che questo vaccino NON sia obbligatorio? O siamo noi che vediamo troppa oppressione e troppa emarginazione e discriminazione sociale per chi decide di non farsi inoculare un vaccino dichiaratamente NON obbligatorio?
Thank you for your sharing. I am worried that I lack creative ideas. It is your article that makes me full of hope. Thank you. But, I have a question, can you help me? https://www.binance.com/en/join?ref=53551167