Ascolti sempre più bassi e l’esigenza di tagliare i costi alla base della decisione. Tutta l’informazione passa a TgCom. Drastico ridimensionamento anche per lo sport. Sono sempre più numerosi gli utenti che oggi, spinti dall’offerta di calcio, film e serie tv in streaming, scelgono di optare per la pay tv, piuttosto che per un’informazione a senso unico di sistema, una forma di intrattenimento personalizzata, che comprende sport e prime visioni, oltre a una serie di contenuti su misura.
Addio a Studio Aperto, Tg4. e SportMediaset. Secondo quanto riporta il sito Fanpage.it che cita “fonti sicure”, il Biscione ha deciso di chiudere le tre redazioni storiche e di mantenere solo il Tg5 e TgCom24. Il telegiornale online si occuperà di coprire tutte le notizie oltre al Tg5 che avrà una messa in onda molto meno corposa nel corso della giornata. Una svolta storica, un vero e proprio terremoto per Mediaset. (Continua dopo la foto)
NEL SILENZIO SINDACALE MEDIASET CHIUDONO TG4,STUDIO APERTO E SPORTMEDIASET
Mediaset saluta le sue redazioni storiche dei telegiornali e le chiude. A partire da fine novembre, come raccolto da Fanpage.it, il network televisivo fondato da Silvio Berlusconi spegnerà le telecamere degli studi di StudioAperto, Tg4 e SportMediaset. Resteranno invece in onda il Tg5 e TgCom24, con quest’ultima che si occuperà di tutte le notizie dell’azienda ad esclusione del telegiornale della rete ammiraglia. Una decisione storica, quella di Mediaset, che parrebbe aver deciso di dare un taglio netto alla produzione giornalistica a causa anche di ascolti sempre più bassi. Per il Tg5, che rimane a Roma, invece non cambia niente. (Continua dopo la foto)
La crisi sta colpendo tutti e la decisione dell’azienda è conseguenziale dopo aver chiuso Mediaset Premium, al crollo degli ascolti, come per Tg4 e StudioAperto, che sono sono vertiginosamente calati. Lo “share” dei vari telegiornali per i quali è prevista la chiusura è notoriamente calato ed i mancati introiti pubblicitari hanno indotto il vertice a ragionare su come impiegare al meglio le proprie risorse legate all’azienda da un contratto a tempo indeterminato.
Gli attuali direttori delle testate giornalistiche, cioè Alberto Brandi della redazione SportMediaset , Anna Broggiato di StudioAperto telegiornale di Italia 1 e Rosanna Ragusa del TG4 telegiornale di Rete 4, dovrebbero diventare condirettori, mantenendo le attuali linee editoriali e gli stessi conduttori. Paolo Liguori, nelle vesti di consulente, manterrà la direzione del Canale 51 e la direzione editoriale del sistema multimediale TGCom24. (Continua dopo la foto)
Questo, secondo il nostro parere, è dovuto al fatto che gli ascoltatori sono stanchi di ascoltare e vedere un’informazione unilaterale di fazione pro cura sanitaria (NON obbligatoria ricordiamolo) forzata in maniera dittatoriale mediante mezzi quasi fascisti come il green pass, dettata solo da un unico filopensiero, che non da quasi nessuno spazio a dibattiti aperti e non si pone nessun dubbio sulle politiche attuate dal governo Draghi.
I NoGreenPass hanno deciso e sostenuto fortemente l’idea di abbandonare il fatto di vedere questi canali di informazione, abbandonandoli a se stessi e (dato che al contrario di ciò che dicono in TV) siccome sono tantissime le persone a sfavore del green pass, queste vie di informazione hanno avuto un grossissimo calo di ascolti, con conseguente perdita azionaria e quindi adesso sono costretti a limitare il loro budget, pensando a vie alternative, piuttosto che aprire i cancelli ad una VERA informazione con VERI dibattiti aperti ad entrambi i pensieri. Per arrivare a preferire di chiudere dei canali storici di informazione, vuol dire che sono ancora intenzionati a percorrere la via della censura mediatica e i NoGreenPass continueranno imperterriti a non visionare anche le altre vie di informazione. Prima o poi si troveranno così all’asciutto che saranno costretti a cedere al volere del popolo sovrano. (Continua dopo la foto)
Con una decisione all’unanimità il CdA di Mediaset ha stabilito di proporre all’assemblea degli azionisti, che sarà convocata per il prossimo 25 novembre, la modifica della denominazione della società in Mfe-Mediaforeurope e l’introduzione di una struttura azionaria a doppia categoria.
Il Tg4 è il notiziario di Rete 4, a cura della redazione di NewsMediaset. È diretto da Andrea Pucci e coadiuvato da Rosanna Ragusa in qualità di condirettrice. La prima edizione, resa possibile grazie alla concessione della diretta alle reti private fornita dalla contesta Legge Mammì, andò in onda per la prima volta il 29 luglio 1991, diretta da Edvige Bernasconi, che avrebbe poi lasciato il posto nel giugno 1992 a Emilio Fede, all’epoca ancora direttore del primo telegiornale della Fininvest, Studio Aperto, in onda su Italia 1.
Studio Aperto è il telegiornale di Italia 1, anch’esso curato dalla redazione di NewsMediaset. Diretto da Andrea Pucci e coadiuvato da Anna Broggiato, è in onda dal 16 gennaio 1991 e si rivolge al mondo giovanile, target di riferimento della rete.
Sport Mediaset, fino al 25 agosto 2012 Studio Sport, è il brand Mediaset che produce programmi sportivi e gestisce i diritti degli eventi in onda sui propri canali. Dal 17 giugno 2019 inglobata anch’essa in NewsMediaset, va in onda alle 13:10 su Italia 1 dal lunedì al sabato, con un’edizione domenicale in estate e nelle pause della Serie A.
Fonti interne fanno sapere a Fanpage.it che la decisione dell’azienda è dettata da molteplici fattori. Il primo: un ridimensionamento importante che porterà ad un addio sostanziale allo sport. Dopo aver chiuso Mediaset Premium, il Biscione di Cologno Monzese abbandona anche SportMediaset, diventato un vero e proprio brand negli anni che ora pare aver perso lo smalto. Gli ascolti, come per Tg4 e StudioAperto, sono vertiginosamente calati. Si arriva qui al secondo fattore: la crisi sta colpendo tutti. Lo share dei vari telegiornali che chiuderanno è calato e le mancate entrate hanno indotto i vertici a ragionare su come impiegare al meglio le proprie risorse legate all’azienda da un contratto a tempo indeterminato. I collaboratori e i giornalisti con contratto a tempo determinato, fanno sapere, non dovrebbero essere. confermati. Quindi, piuttosto di inviare quattro cronisti per quattro telegiornali diversi ad una conferenza stampa, per esempio, ne verranno inviati solo due (o uno) che copra sia per Tg5 che per Tgcom24.
Proprio in quest’ultima redazione dovrebbe confluire la maggior parte dei professionisti ora impegnati a StudioAperto, SportMediaset e Tg4. Altri, invece, potrebbero essere girati alle redazioni di video news e del mattino, come ad esempio Mattino Cinque.
Streaming: è boom di abbonamenti per le pay tv, ma come trovare le offerte migliori?
Sono sempre più numerosi gli utenti che oggi, stufi dell’informazione unilaterale opprimente e fuorviante dei mass media nazionali, e spinti dall’offerta di calcio, film e serie tv in streaming, scelgono di optare per la pay tv, una forma di intrattenimento personalizzata, che comprende sport e prime visioni, oltre a una serie di contenuti su misura. (Continua dopo la foto)
Non è un caso che l’offerta di servizi di questo tipo continui ad aumentare in modo costante, garantendo pacchetti sempre più esclusivi, pensati ad hoc per gli spettatori.
L’ampia varietà di soluzioni, però, se da un lato assicura ai consumatori prezzi concorrenziali, dall’altro rende la scelta dell’operatore per la Pay Tv più complicata: le proposte sul mercato sono infatti numerose e non semplici da valutare, e non è raro ritrovarsi abbonati a servizi poco trasparenti o non attinenti alle proprie necessità.
Tuttavia, tra le diverse offerte di streaming tv, selezionare quella davvero conveniente oggi si può e un valido aiuto arriva proprio dalla rete.
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