Ucraina: fake news di Roberto Saviano, come fan tutti per cavalcare l’onda, ha pubblicato il 15 Aprile un tweet, allegando una foto di un bambino mutilato, facendo passare il messaggio che fosse una vittima di questi giorni di guerra in Ucraina, commettendo una gaffe (e diffondendo fake news per aiutare il sistema) assurda! Usa bimbo mutilato contro la Russia, ma lo martoriò una bomba Ucraina. Leggi l’articolo adesso per saperne di più!
Valutalo, dopo averlo letto, alla fine dell’articolo.
La clamorosa fake news diffusa da Roberto Saviano sul bambino mutilato
In questa sede non entreremo nel merito della sua posizione (anche se personalmente pensiamo che Saviano sia un personaggio “costruito” ad arte, ma questo comunque rimane un nostro parere personale).
Ci compete, invece, per dovere di verità, precisare che il bambino raffigurato nella foto allegata al post non è una vittima della guerra in Ucraina che si sta consumando in queste settimane.
Si tratta di un bambino rimasto gravemente ferito nel 2015, quindi un anno dopo lo scoppio del conflitto in Donbass. Il bambino ritratto in foto è Mykola Nyzhnykovskyi, rimasto mutilato dopo aver raccolto una granata inesplosa in un campo vicino casa a Mariupol.
LA DISINFORMAZIONE SOCIAL DI ROBERTO SAVIANO
Quel campo durante il conflitto del 2014 era stato trasformato in una zona di addestramento dall’esercito ucraino. È bene ricordare, infatti, che Mariupol già nel 2014 era terreno di scontro tra l’Ucraina e i combattenti separatisti. Per mesi le forze ucraine e quelle di Donetsk si sono contese questa zona, prima del ritiro dei separatisti.
Da allora Mariupol è stata saldamente nelle mani ucraine, ma quei primi scontri hanno cambiato la vita di Mykola Nyzhnykovskyi. Il fratellino di 4 anni è rimasto ucciso nell’esplosione del 2015.
Invece lui, ricoverato a Kiev, ha perso entrambe le gambe e il braccio destro. Visto che in Ucraina erano arrivati medici canadesi per operare soldati ucraini feriti nel Donbass, l’équipe ha visitato anche lui e deciso il trasferimento a Montreal, dove è stata scattata la foto che è stata pubblicata da Roberto Saviano.
A realizzarla è stata Marta Iwanek presso l’ospedale pediatrico Shriners Hospitals for Children di Montreal. Quella foto è diventata simbolo della guerra in Ucraina, ma del 2014. Se ora Open preferisce ‘assolvere’ lo scrittore accusandolo di averla usata ‘fuori contesto’, sui social invece viene accusato di disinformazione.
Del resto, in questi giorni di guerra vengono condivisi spesso contenuti che nulla hanno a che fare con l’attualità, oltre che notizie di ambiti differenti, finendo così per alimentare la propaganda di ambo le parti in causa, che è quello che rischiava di fare Roberto Saviano, il quale peraltro non ha cancellato il tweet per rimediare, attirandosi altre critiche… (Continua a leggere dopo la foto)
Saviano scivola sulla foto di un bimbo ucraino: è bufera
“Non cercare alibi alla guerra di Putin è il dovere di chi traccia memoria di questo conflitto. Non dare spazio a giustificazioni per lo stato mafioso di Mosca, come viene definito da Luke Harding nel suo bellissimo libro sul potere putiniano “Mafia State”, così Roberto Saviano. (Continua a leggere dopo la foto)
Che aggiunge: “Questa guerra si accanisce su civili innocenti. Strappa le gambe a bambini, brucia le carni a persone colpite nel mucchio. Rispettare questo dolore significa riconoscere la colpa dei crimini commessi dalla Russia, e non spostare lo sguardo altrove facendosi cassa di risonanza della bassa propaganda di Mosca”.
Ma quella dello scrittore, che è pure giornalista, è una clamorosa gaffe.
Roberto Saviano ha pubblicato oggi un tweet, allegando una foto di un bambino mutilato, facendo passare il messaggio che fosse una vittima di questi giorni di guerra in Ucraina.
Il bambino, invece, il cui nome è Mykola Nyzhnykovskyi, è rimasto ferito nel 2015 a causa di un ordigno inesploso in un campo utilizzato per l’addestramento militare nell’Ucraina orientale, il fratello di Mykola, Danyo, ha perso la vita nello stesso incidente. (Continua a leggere dopo la foto)
È Saviano, quindi, che dovrebbe portare rispetto alle vittime della guerra che è iniziata nel 2014 e che ha causato 14.000 vittime in questi 8 lunghi anni e non strumentalizzare la vita di un bambino per la sua visibilità, così come fanno molti altri.
Saviano ha condiviso il post pubblicato su Instagram da Ukrainabezcenzury, distorcendone la realtà dei fatti (come al solito). (Continua a leggere dopo la foto)
Il post è stato pubblicato due giorni fa e recita “Ospedale pediatrico nella regione di Zaporozhye. Dormire in una corsa infernale”.
Ma, in effetti, lo sfortunato bambino non è una delle vittime del conflitto in corso. Quindi, Saviano caduto nella trappila delle fake, della guerra combattuta anche mediaticamente, tramite notizie utilizzate ad arte per suscitare gli stimoli desiderati nell’opinione pubblica.
Ha anche pubblicato un tweet e nonostante gli sia stato segnalato più e più volte che si tratta di una fake news (segnalazione effettuata anche dal sottoscritto), per acquisire visibilità e far provare compassione, comunque non lo rimuove, come potete vedere dal suo tweet qui di seguito (Continua a leggere dopo il tweet)
Non cercare alibi alla guerra di #Putin è il dovere di chi traccia memoria di questo conflitto che si accanisce sui corpi dei civili. Rispettare questo dolore significa non farsi cassa di risonanza della propaganda di Mosca. pic.twitter.com/0Tm2983sv5
— Roberto Saviano (@robertosaviano) April 15, 2022
Alleghiamo anche uno screenshot del tweet di Roberto Saviano qui di seguito, non si sa mai dovesse avere dei “sensi di colpa” logici degni di una persona intelligente quale “dovrebbe” essere e rimuova (chissà?) questa fake news che ha pubblicato. (Continua a leggere dopo la foto)
La vera storia di Mykola
Mykola Nyzhnykovskyi, il ragazzo di 11 anni che ha perso gambe e un braccio a Volodarsk, vicino alla linea del cessate il fuoco nell’Ucraina orientale, nel 2016 si è recato dallo Shriners Children’s Hospital di Montreal per incontrare il primo ministro Justin Trudeau: qui una delle fonti.
Il 24 agosto del 2015, Mykola e suo fratello Danyo stavano giocando con altri due amici in un campo vicino a casa loro. I ragazzi hanno visto un oggetto che ha stuzzicato la loro curiosità.
Purtroppo era una granata inesplosa. Pensando che l’oggetto fosse un giocattolo, Mykola lo ha raccolto. La granata è esplosa, uccidendo subito il fratello e lasciando Mykola moribondo a terra senza più tre arti, gravi ferite al viso, ai denti, agli occhi e ad altre parti del corpo.
Le ferite al viso di Mykola sono state poi curate da medici canadesi in un ospedale di Kiev. Il team medico canadese era guidato dal dottor Oleh Antonyshyn del Sunnybrook Hospital di Toronto. Quella squadra di volontari canadesi faceva parte della missione medica della Fondazione Canada-Ucraina (CUF) in Ucraina. (Continua a leggere dopo la foto)
Il Cuf, infine, ha organizzato l’ulteriore trattamento che adesso permette a Mykola una rinascita. In Canada, nello Shriners Children’s Hospital di Montreal, gli sono state donate e impiantate le protesi.
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