You dont have javascript enabled! Please enable it! Ci Vogliono Far Ammalare. Mangiare Insetti Non Fa Bene Come Ci Dice L'Unione Europea. Ecco I Perchè! - USPL Unione Sindacale Per La Libertà - Associazione Sindacato Caltanissetta
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Ci vogliono far ammalare. Mangiare insetti non fa bene come ci dice l’Unione Europea. Ecco i perchè!

mangiare insetti non fa bene
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Tempo di lettura: 16 minuti

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Mangiare insetti non fa bene, non fa parte della nostra tradizione culinaria, possono provocare gravi reazioni allergiche, cancro, aumentare la suscettibilità alle malattie infettive e nei social la bocciatura è unanime: fanno male, sono disgustosi e sono osceni. Contengono sostanze non digeribili per l’uomo come la chitina e l’ecdisterone. L’Unione Europea, approvaando questo genere di alimenti, mente sapendo di mentire. Leggi l’articolo adesso per saperne di più!

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Quello che c’è da sapere sulla farina di grillo che tra poco invaderà il mercato

Il 3 gennaio 2023 l’UE ha autorizzato l’entrata e l’immissione in commercio di polvere parzialmente sgrassata di grilli domestici (Acheta domesticus) da inserire nei cibi.

Il via libera è stato previsto dal Regolamento di esecuzione Ue 2023/5 della Commissione del 3 gennaio 2023, pubblicato previo parere favorevole dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) richiesto da Bruxelles a luglio 2020.

La commercializzazione di insetti a scopo alimentare è resa possibile in Europa dall’entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui “novel food”, che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da Paesi terzi.

Al momento la Ue ha già autorizzato per la vendita, come cibo da portare in tavola oltre ai grilli domestici (Acheta domesticus), la larva gialla della farina (Tenebrio molitor) e la Locusta migratoria.

grilli a tavola

La farina di carcassa di grillo, è scritto nel regolamento, potrà essere usata nei seguenti alimenti:

nel pane e nei panini multicereali, nei cracker e nei grissini, nelle barrette ai cereali, nelle premiscele secche per prodotti da forno, nei biscotti, nei prodotti secchi a base di pasta farcita e non farcita, nelle salse, nei prodotti trasformati a base di patate, nei piatti a base di leguminose e di verdure, nella pizza, nei prodotti a base di pasta, nel siero di latte in polvere, nei prodotti sostitutivi della carne, nelle minestre e nelle minestre concentrate o in polvere, negli snack a base di farina di granturco, nelle bevande tipo birra, nei prodotti a base di cioccolato, nella frutta a guscio e nei semi oleosi, negli snack diversi dalle patatine e nei preparati a base di carne, destinati alla popolazione in generale.

L’autorizzazione è stata concessa  in esclusiva ad una società cinese, la Cricket One Co. Ltd.

Tutti quanti avrete sicuramente storto il naso, vista l’enorme quantità di alimenti che saranno coinvolti, ma la brutta sorpresa non finisce qui!

Al punto 8 della prefazione al regolamento, viene candidamente riportato che tale farina potrebbe creare allergie.

Viene infatti scritto:

“Sulla base delle limitate prove pubblicate sulle allergie alimentari connesse agli insetti in generale, che collegavano in modo ambiguo il consumo di Acheta domesticus a una serie di episodi di anafilassi, e sulla base di prove che dimostrano che Acheta domesticus contiene una serie di proteine potenzialmente allergeniche, nel suo parere l’Autorità ha concluso che il consumo di questo nuovo alimento può provocare una sensibilizzazione alle proteine di Acheta domesticus. L’Autorità ha raccomandato di svolgere ulteriori ricerche sull’allergenicità di Acheta domesticus.”

E ancora al punto 9:

“Per dare seguito alla raccomandazione dell’Autorità la Commissione sta attualmente esaminando le modalità per svolgere le ricerche necessarie sull’allergenicità di Acheta domesticus. Fino a quando l’Autorità non avrà valutato i dati generati nell’ambito della ricerca e in considerazione del fatto che, ad oggi, non vi sono prove conclusive che colleghino direttamente il consumo di Acheta domesticus a casi di sensibilizzazione primaria e allergie, la Commissione ritiene che non sia opportuno includere nell’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti autorizzati alcun requisito specifico in materia di etichettatura relativo alla possibilità che Acheta domesticus causi una sensibilizzazione primaria.”

Dopo aver letto attentamente il punto 9, leggete il punto 10 che dice esattamente il contrario di quanto riportato al punto precedente:

Punto 10:

“Nel suo parere l’Autorità ha inoltre rilevato che il consumo di polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico) può provocare reazioni allergiche nelle persone allergiche ai crostacei, ai molluschi e agli acari della polvere. L’Autorità ha inoltre osservato che, se il substrato con cui vengono alimentati gli insetti contiene ulteriori allergeni, questi ultimi possono risultare presenti nel nuovo alimento. È pertanto opportuno che gli alimenti contenenti polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico) siano adeguatamente etichettati conformemente all’articolo 9 del regolamento (UE) 2015/2283.”

Come abbiamo potuto vedere con la storia dei vaccini, immessi sul mercato senza una seria sperimentazione ma con il benestare delle Autorità europee che dettero il nulla osta senza uno straccio di prova (ed ora tanta gente ne sta facendo le spese!), con la polvere di grillo il copione è identico.

Anziché accertarsi autonomamente attraverso i propri laboratori ufficiali dell’innocuità del prodotto, prendono in considerazione solo gli studi presentati dalla Società cinese (della serie: chiedere all’oste se ha il vino buono…) e, nonostante questo,  ammettono candidamente che è sicuramente un’allergenico e che “svolgeranno ulteriori ricerche”…in futuro, aggiungo io, quando la salute di migliaia se non milioni di europei sarà compromessa.

Definire questo un’offesa all’intelligenza umana è poco!

Siamo in dittatura e dobbiamo farcene una ragione!

Purtroppo i nostri politici da tempo hanno dimostrato di essere privi di spina dorsale e il popolo ne paga le conseguenze.

Ma a che pro tutto questo? Quale utilità c’è dietro all’integrazione di polvere di grillo nei nostri alimenti?

A mente fredda possiamo dire: sicuramente nessuna, se non seguire alla lettera e in maniera servile i dettami dell’Agenda 2030.

L’Agenda 2030 è forse la più grande truffa mondiale degli ultimi secoli; la più grande ipocrisia che sia mai stata scritta.

L’Agenda 2030  per lo Sviluppo Sostenibile è, in teoria,  un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità.

L’Agenda 2030 è capitanata da Klaus Schwab (la stessa persona secondo la quale siamo troppi sulla terra) e viene decantata al WEF (World Economic Forum) alla quale partecipano solo le persone più influenti e potenti del mondo.

schwab

Sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU, l’Agenda è costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – inquadrati all’interno di un programma d’azione più vasto costituito da 169 target o traguardi, ad essi associati, da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030.

Trovate gli obiettivi dettagliati a questo link: Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile – Agenzia per la coesione territoriale (agenziacoesione.gov.it)

Uno degli obiettivi è la lotta alla fame.

Di per se sarebbe un obiettivo nobile se non ci fosse il problema che va a sbattere contro la salute della popolazione (altro obiettivo sbandierato).

É fondamentalmente una grande presa per i fondelli della popolazione mondiale che per questi scopi sta diventando povera perdendo contemporaneamente  libertà, salute e chi più ne ha più ne metta.

Per capirci, il fatto che nel 2027 le nostre case se non saranno in regola con l’efficienza energetica non potranno più essere né vendute né affittate, fa parte dell’Agenda 2030.

La demenziale rivoluzione green (le auto elettriche… che con le loro batterie caricate da centrali a Gas o carbone inquinano molto di più dei motori a combustione) fanno parte lo stesso di questa scellerata Agenda.

Ma torniamo alla nostra polvere di grillo.

Il vino fa male, ma possiamo introdurre gli insetti nella nostra dieta. É questo che ci dicono quelli dell’UE. Surreale, vero? Davvero senza senso!

Eppure è quello che ci fa sapere l’Unione europea, che non manca mai di penalizzare le eccellenze della cucina italiana, per poi proporre alimenti discutibili senza nemmeno effettuare le opportune verifiche sanitarie.

Il 3 gennaio 2023 la Commissione europea, previo parere favorevole dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), ha autorizzato l’immissione in commercio di polvere parzialmente sgrassata di grilli domestici, come richiesto da Bruxelles nel luglio 2020.

Non solo i grilli, peraltro. La Ue ha già autorizzato per la vendita anche la larva gialla della farina e la locusta migratoria.

Insieme alla farina di carcassa di grillo, queste prelibatezze potremo trovarle nel pane, in cracker e grissini, nelle barrette ai cereali, nelle birre, nelle patatine e in altri alimenti.

Ma c’è un piccolo problema: gli insetti possono essere tossici o provocare reazioni allergiche.

Il bello è che lo scrive la stessa Commissione, che infatti ha raccomandato di svolgere ulteriori ricerche sull’allergenicità della farina di grillo.

Eppure, subito dopo, nel documento appare una frase sconcertante:

“la Commissione ritiene che non sia opportuno includere nell’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti autorizzati alcun requisito specifico in materia di etichettatura relativo alla possibilità che Acheta domesticus causi una sensibilizzazione primaria”.

Cioè, prima dicono che non ci sono studi sufficienti a dimostrare che la farina di grillo sia innocua. Poi che “non riengono opportuno” segnararlo sulle etichette alimentari.

Se non fosse un problema maledettamente serio, sembrerebbe una barzelletta.

Però non fa ridere.

Perché gli insetti contengono “chitina”, che non può essere digerita dal nostro intestino.

Sono cibo per uccelli e rettili, non per gli umani. In compenso la chitina può favorire l’insorgere di malattie e infezioni parassitarie anche gravi, oltre a essere potenzialmente cancerogena. Poi, esistono due categorie di insetti tossici per gli esseri umani: i fanerotossici e i criptotossici.

larve

Altro piccolo problema, gli insetti possono essere contaminati da patogeni come la salmonella, l’E. coli o il Campylobacter e ospitano spesso parassiti. Perciò possono essere contaminati da pesticidi e antiparassitari.

Inoltre il consumo di farine di grillo può provocare reazioni dannose nelle persone allergiche ai crostacei, ai molluschi e agli acari della polvere.

Ma non basta: il substrato con cui vengono alimentati gli insetti contiene ulteriori allergeni i quali possono risultare presenti negli alimenti.

C’è abbastanza per chiedere che non sia consentito l’utilizzo di farine di insetto, almeno sino a che non saranno realizzati studi seri e approfonditi sulle conseguenze che possono provocare.

É ora di finirla di giocare con la salute della gente per favorire gli interessi economici dei soliti noti.

Quali pericoli per la salute potrebbe comportare?

La polvere di grillo può provocare reazioni allergiche nei consumatori con allergie note ai crostacei e ai prodotti a base di crostacei, ai molluschi e ai prodotti a base di molluschi e agli acari della polvere.

É da evidenziare che gli insetti contengono CHITINA che non può essere digerita dal nostro intestino. Questo nessuno ce lo dice! Ma la chitina è un polisaccaride molto “appetitoso” per cancro, parassiti, funghi e quasi tutto ciò che causa malattie.

Le chitine inoltre contengono anche steroidi metamorfici, specialmente ecdisterone. Questo non è un cibo per mammiferi e quindi, per l’uomo.

Solo gli uccelli possono trattare in sicurezza il cibo costituito da insetti. Il sistema digerente degli uccelli è completamente diverso da quello dell’uomo.

Esistono poi anche due categorie di insetti tossici:

  • i fanerotossici, le cui tossine vengono attivate nel tratto gastrointestinale e la cui pericolosità per l’uomo è limitata a possibili danni provocati durante il passaggio dalla bocca all’esofago
  • i criptotossici, portatori di sostanze tossiche per l’uomo.

Tra questi vi sono ad esempio alcuni scarafaggi che contengono testosterone, e il cui consumo prolungato nel tempo può provocare, tra gli altri, problemi di fertilità e cancro al fegato.

farina di grilli

BATTERI. Come i pesci, anche gli insetti possono essere contaminati da alcuni patogeni come la salmonella, l’E. coli o il Campylobacter.

Gli insetti ospitano spesso PARASSITI e perciò PESTICIDI e ANTIPARASSITARI, vengono usati come acqua fresca.

Uno studio del 2019 (quindi, recente!) ha stabilito che il 30% degli insetti d’allevamento contengono parassiti dannosi per l’uomo.

Lo studio completo descrive ogni parassita che è stato scoperto ed ha notato che sono particolarmente dannosi per l’intestino e i polmoni.

I parassiti sono stati rilevati in 244 (81,33%) su 300 (100%) allevamenti di insetti esaminati.

In 206 (68,67%) dei casi, i parassiti individuati erano patogeni solo per gli insetti;

in 106 (35,33%) casi, i parassiti erano potenzialmente parassiti per gli animali; e in 91 (30,33%) casi, i parassiti erano potenzialmente patogeni per l’uomo.

E in Italia cosa ne pensano?

Tolto il classico italiano qualunquista che si beve tutto quello che dicono i famosi “esperti” dei media, l’italiano medio non condivide tale scelta.

Secondo un recente sondaggio della Coldiretti, i cittadini italiani bocciano in maggioranza l’arrivo degli insetti sul mercato.

Il 54% si dice contrario, il 24% indifferente, favorevole il 16%, mentre il restante 6% non ha risposto al quesito.

Si sono espresse sia Coldiretti che “Filiera Italia”.

In sintesi questo è il loro pensiero:

“Al di là della normale contrarietà degli italiani verso prodotti lontanissimi dalla cultura nazionale, l’arrivo sulle tavole degli insetti – si legge nell’indagine Coldiretti – solleva dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico. Interrogativi ai quali è necessario dare risposte, facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità. Bisogna infatti considerare che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come il Vietnam, la Thailandia o la Cina, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari”.

Cosa dobbiamo fare per limitare i danni

Qualche mese fa la Fondazione Barilla testò l’opinione pubblica dicendo della bontà della farina di insetti nella pasta.

Il risultato fu un crollo verticale delle vendite e una inversione a U della Società che dichiarò pubblicamente di non avere nessuna intenzione di inserire le farine di insetti negli ingredienti della loro pasta.

Le grosse ditte temono i consumatori e quindi dobbiamo abituarci a boicottare tutti gli alimenti che nell’elenco ingredienti contengono (anche se in minima quantità) polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus.

Un potente boicottaggio costringerà le ditte italiane a non usare queste polveri nei loro alimenti.

É l’unica arma che abbiamo, usiamola!

Farina di insetti, un coro di no

Nei social la bocciatura è unanime: fanno male

Disgustoso, osceno, sono i due aggettivi più utilizzati. Mentre è stato fatto di tutto per ostacolare latte e bestiame, allevamenti intensivi, con regole, leggi e tassazioni, si propone un alimento che all’uomo fa pure male.

Nei social è un coro di no anche per motivazioni ”chimiche”.

farina di grilli

Gli insetti contengono CHITINA che non può essere elaborata dal nostro intestino. La chitina è un polisaccaride che può essere addirittura cancerogeno.

Gli insetti contengono anche steroidi metamorfici, in particolare ECDISTERONE. Non è un alimento per mammiferi. Solo gli uccelli possono elaborare in sicurezza il cibo a base di insetti.

L’apparato digerente degli uccelli è completamente diverso dal nostro.

Non siamo uccelli.

C’è una marca che già produce è la FUCIBO. Dai social è partita la campagna: ”boicottatela”.

Cosa è la chitina

La chitina è un polisaccaride che compone le cuticole degli insetti, che li protegge dalla disidratazione e dai predatori. La chitina è stata oggetto di interesse per la sua potenziale utilizzo come fonte di proteine e come additivo alimentare. Tuttavia, c’è anche preoccupazione riguardo alla sua sicurezza per la salute umana.

La chitina non è digeribile dall’uomo e può accumularsi nell’intestino, causando problemi di salute come costipazione, disidratazione e danni alla flora batterica. Inoltre, c’è anche preoccupazione che la chitina possa causare una reazione allergica in alcune persone, poiché è un composto molto simile a quello presente in alcuni allergeni come crostacei e funghi.

Inoltre, alcuni insetti che vengono utilizzati come alimento possono essere contaminati da sostanze tossiche, come metalli pesanti e pesticidi. Queste sostanze possono accumularsi nella chitina degli insetti e diventare pericolose per la salute umana se consumate.

In conclusione, sebbene la chitina possa essere una fonte potenziale di proteine, è importante considerare i possibili effetti negativi sulla salute umana prima di utilizzarla come additivo alimentare o fonte di proteine. Inoltre, è importante garantire che gli insetti utilizzati come alimento siano coltivati ​​in modo sicuro e che siano liberi da contaminanti per evitare possibili problemi di salute.

La chitina è una sostanza proteica presente nell’esoscheletro di molti insetti, come mosche, zanzare e scarafaggi. Mentre questa sostanza è essenziale per la sopravvivenza degli insetti, la sua presenza negli alimenti può causare problemi di salute per l’uomo.

La chitina è difficile da digerire per l’uomo a causa della sua struttura molecolare complessa. Quando viene ingerita, può causare problemi gastrointestinali come nausea, diarrea e dolori abdominali. Inoltre, la presenza di chitina negli alimenti può anche interferire con la digestione delle proteine e dei grassi, causando una riduzione dell’assorbimento di nutrienti essenziali.

Inoltre, la chitina può anche aumentare il rischio di allergie alimentari. Alcune persone possono sviluppare reazioni allergiche quando entrano in contatto con la chitina presente negli insetti o negli alimenti contaminati. Queste reazioni possono includere gonfiore del viso, prurito e difficoltà respiratorie.

grilli 01

Per evitare questi problemi di salute, è importante che gli alimenti che potrebbero essere contaminati da chitina vengano conservati in modo adeguato e che vengano adottate precauzioni per evitare la contaminazione da parte di insetti. Inoltre, è importante che gli alimenti vengano controllati per la presenza di chitina prima di essere venduti al consumatore finale.

In conclusione, la chitina presente negli insetti può essere pericolosa per la salute umana a causa della sua difficoltà di digestione e del suo potenziale per causare problemi gastrointestinali e allergie alimentari. È importante che gli alimenti vengano controllati per la presenza di chitina per proteggere la salute umana.

Cosa è l’ecdisterone

L’ecdisterone è un ormone che viene prodotto dagli insetti e che può essere dannoso per l’uomo. Questo ormone viene prodotto durante la metamorfosi degli insetti e viene utilizzato per regolare la crescita e lo sviluppo degli insetti. Tuttavia, l’ecdisterone è stato anche identificato come un potenziale allergene per l’uomo, poiché può causare reazioni allergiche in alcune persone.

Le reazioni allergiche all’ecdisterone possono includere sintomi come prurito, gonfiore, difficoltà a respirare e shock anafilattico. Questi sintomi possono essere estremamente pericolosi e, in alcuni casi, possono anche essere letali.

L’ecdisterone può essere presente in una vasta gamma di prodotti, tra cui farina, cereali, frutta e verdura. L’ecdisterone viene anche rilasciato nell’ambiente durante la vita e la morte degli insetti. Questo significa che le persone possono essere esposte all’ecdisterone attraverso l’aria, l’acqua e il suolo.

Per prevenire le reazioni allergiche all’ecdisterone, è importante che le persone evitino di consumare prodotti che potrebbero contenerlo. Questo include evitare di mangiare prodotti a base di farina e cereali, frutta e verdura che sono stati contaminati da insetti. Inoltre, le persone che sono allergiche all’ecdisterone dovrebbero evitare di entrare in contatto con insetti e altri prodotti che possono contenere questo ormone.

In conclusione, l’ecdisterone è un ormone che viene prodotto dagli insetti e che può essere dannoso per l’uomo. Le persone che sono allergiche all’ecdisterone devono essere consapevoli dei potenziali rischi associati a questo ormone e prendere le precauzioni necessarie per evitare le reazioni allergiche.

L’ecdisterone è un ormone sessuale presente in molti insetti, tra cui mosche, zanzare e scarafaggi. Questa sostanza chimica ha la capacità di interagire con i sistemi endocrini umani e può causare una serie di problemi di salute.

von der leyen grilli

La presenza di ecdisterone negli insetti può essere pericolosa per l’uomo a causa del suo effetto disruptivo sui sistemi endocrini. Questo ormone sessuale può imitare gli effetti degli estrogeni umani, causando un’alterazione del equilibrio ormonale e un aumento del rischio di problemi di salute come il cancro al seno, la disfunzione della tiroide e l’infertilità.

A proposito di infertilità… sembra proprio che queste persone vogliano ridurre la popolazione abbattendo il problema alla base, ossia rendendo le persone sterili e non capaci di riprodursi, soprattutto in questi ultimi anni. E non è una teoria da complottisti, perchè sono proprio queste persone che oggi ci consigliano di mangiare insetti a dire che siamo 8 miliardi sulla terra, che siamo troppi e che la popolazione dovrebbe essere diminuita in qualsiasi modo. Pensate anche a questo prima di fidarvi di tutto ciò che vi propinano “per il vostro bene”!

Inoltre, la presenza di ecdisterone negli insetti può anche aumentare la suscettibilità alle malattie infettive. Questo perché l’alterazione del equilibrio ormonale causato dalla presenza di ecdisterone può indebolire il sistema immunitario e renderlo meno efficiente nella lotta contro le malattie.

Per evitare questi problemi di salute, è importante che gli insetti che contengono ecdisterone siano gestiti in modo adeguato. Questo può includere la lotta contro le infestazioni di insetti in casa e l’uso di prodotti chimici per il controllo degli insetti che non contengono ecdisterone.

Inoltre, è importante che gli alimenti che potrebbero essere contaminati da ecdisterone vengano conservati in modo adeguato e che vengano adottate precauzioni per evitare la contaminazione da parte di insetti.

In conclusione, l’ecdisterone presente negli insetti può essere pericoloso per la salute umana a causa della sua capacità di interferire con i sistemi endocrini e aumentare il rischio di problemi di salute. È importante che gli insetti che contengono ecdisterone vengano gestiti adeguatamente per proteggere la salute umana.

Novel Food e Green Cousine

I novel food della green cousine (cucina green), o alimenti innovativi, sono alimenti che non erano tradizionalmente consumati come parte della dieta umana. Negli ultimi anni, gli insetti sono stati proposti come una fonte potenziale di novel food a causa della loro alta concentrazione di proteine e della loro sostenibilità ambientale. Tuttavia, la sicurezza per la salute umana degli insetti come novel food è ancora un argomento di dibattito.

Gli insetti possono essere potenzialmente dannosi per la salute umana a causa della presenza di tossine, come i composti solforati, che possono causare problemi gastrointestinali se ingeriti in quantità elevate. Inoltre, alcuni insetti possono essere vettori di malattie trasmissibili all’uomo, come la malaria e la dengue, se non sono trattati adeguatamente prima del consumo.

Inoltre, la presenza di parassiti e di batteri patogeni negli insetti può rappresentare un rischio per la salute umana. Questi parassiti e batteri possono causare malattie se vengono ingeriti o se entrano in contatto con la pelle durante la preparazione degli insetti.

Per evitare questi rischi, è importante che gli insetti utilizzati come novel food vengano coltivati in modo sicuro e che vengano adottate precauzioni per evitare la contaminazione da parte di parassiti e batteri patogeni. Inoltre, è importante che gli insetti vengano sottoposti a controlli di qualità rigorosi prima di essere venduti come novel food.

In conclusione, gli insetti come novel food possono essere potenzialmente dannosi per la salute umana a causa della presenza di tossine, di parassiti e di batteri patogeni. È importante che gli insetti vengano coltivati in modo sicuro e che vengano adottate precauzioni per garantire la sicurezza per la salute umana.

 

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