Covid, mascherine e Green Pass: Finalmente si comincia ad intravedere un lento ritorno alla normalità, dopo anni di restrizioni e imposizioni assurde e molte volte prive di ogni logica: le novità in vigore dal 1 Maggio. E le prossime tappe fino al 31 dicembre decise da questo governo dei “peggiori”. Leggi l’articolo adesso per saperne di più!
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Covid: Green pass, mascherine, smart working e vaccino: le regole dal 1 Maggio 2022. Cosa cambia?
Restrizioni assurde addio? No, ma ci si avvia verso un ritorno alla normalità, seppure mantenendo sempre ancora alcune restrizioni. Da oggi, infatti, cadono alcune restrizioni che durano da anni: viene sospeso (non eliminato) il Green pass, mentre resterà in vigore, almeno fino al 15 giugno, l’obbligo di mascherine in alcuni posti al chiuso.
In altri luoghi, soprattutto sul lavoro e in chiesa, l’uso delle protezioni sarà “raccomandato” (quindi NON OBBLIGATORIO).
La speranza “è non dover fare passi indietro – ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità – resta importante promuovere la campagna vaccinale in Italia e all’estero. Intanto, “godiamoci gli spazi di progressivo ritorno alla normalità”. (Continua a leggere dopo la foto)
Mascherine al chiuso: dove resteranno obbligatorie?
Mascherine
Fino al 15 giugno resterà l’obbligo di indossare le Ffp2 in diversi ambiti. Ecco quali:
MEZZI DI TRASPORTO – Per l’accesso ai seguenti mezzi di trasporto e per il loro utilizzo: aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone; navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale; treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità. Ma anche autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti; autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente; mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale; mezzi di trasporto scolastico dedicato agli studenti di scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado. Niente mascherina, invece, per le funivie.
SPETTACOLI AL CHIUSO, CINEMA E TEATRI – Per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, nonché per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso.
STRUTTURE SANITARIE E RSA – È altresì fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, ivi incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (RSA), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, e comunque le strutture residenziali di cui all’articolo 44 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2017.
LUOGHI DI LAVORO (non obbligatorie, ma “raccomandate”) – Sui luoghi di lavoro non sono più obbligatorie nemmeno le mascherine, che rimangono “fortemente raccomandate”. I datori di lavoro potranno comunque decidere di lasciare l’obbligatorieta’ dei dispositivi di protezione per i propri dipendenti. Non ci sono differenze tra pubblico e privato, ma il ministro della Pa Renato Brunetta ha inviato una circolare con alcune raccomandazioni: l’uso delle mascherine FFP2 e’ raccomandato, in particolare, per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive, per chi e’ in fila a mensa o in altri spazi comuni, per chi condivide la stanza con personale “fragile”, negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti.
SCUOLA – Nessuna novita’ nelle scuole rispetto a quanto gia’ stabilito il mese scorso: prorogato l’obbligo di mascherine, chirurgiche o di maggiore efficacia protettiva, fino alla conclusione dell’anno scolastico 2021-2022. (Continua a leggere dopo la foto)
CHIESA (non obbligatorie, ma “raccomandate”) – Le mascherine sono “raccomandate” dai vescovi anche a messa e per le celebrazioni in chiesa.
NEGOZI, CENTRI COMMERCIALI, SUPERMERCATI E RISTORANTI (non obbligatorie, ma “raccomandate”) – Le nuove norme consigliano poi di avere sempre a disposizione il dispositivo di protezione pronto ad essere indossato in caso di affollamento per esempio nei negozi o nei centri commerciali.
Mascherine al supermercato: come funzionerà lo stop
La precisazione del sottosegretario Costa per quanto riguarda dipendenti e commessi: “Nei luoghi di lavoro non è previsto l’obbligo di mascherina, ma in alcune realtà ci sono protocolli che comunque ne prevederanno l’uso”.
Fine dell’obbligo di mascherine nei supermercati dall’1 maggio. Ma arrivano alcune precisazioni.
“Sui supermercati – spiega su Rai Radio 1 il sottosegretario alla Salute Andrea Costa – dal punto di vista normativo non c’è più l’obbligo, ma per quanto riguarda i dipendenti e i commessi ci può essere una sigla di una grande azienda di distribuzione che attraverso un protocollo condiviso prevede ancora l’utilizzo della mascherina, ma è una scelta non più dettata da un obbligo normativo”. Costa aggiunge: “Alcuni protocolli già in essere, figli di uno scenario diverso, in molti casi saranno rivisti, altri mantenuti”.
Costa riepiloga la road map: “Il governo ha scelto la gradualità: col primo maggio si archivia la stagione del Green pass, abbiamo previsto il prolungamento dell’uso delle mascherine in alcune situazioni fino al 15 giugno. Dopo di ché, se il quadro lo permetterà, allenteremo ulteriormente, eliminando l’obbligo in ogni luogo e situazione. Per ora” – ha aggiunto – “riteniamo che i luoghi di trasporto siano luoghi in cui mantenere ancora la mascherina mentre sulla scuola non ci sono novità rispetto al precedente decreto, l’obbligo è stato mantenuto fino alla fine dell’anno scolastico. L’obiettivo di questo iter,” ha concluso, “non è avere contagi zero ma è una convivenza col virus che non provochi più pressione sugli ospedali, per fare in modo che tornino a svolgere la loro normale funzione”.
Green Pass, dove viene ancora usato?
“I criteri non cambiano: il Green pass di fatto c’è sempre, solo che dal primo di maggio non verrà più richiesto per nessun tipo di attività, e noi confidiamo e auspichiamo che non ce ne sia più bisogno. Non è che sparisce, semplicemente non viene più richiesto e non viene più utilizzato”, ha spiegato qualche giorno fa il sottosegretario alla Salute del governo Draghi, Andrea Costa.
Dichiarazioni che confermano che il lasciapassare sanitario non verrà smantellato ed anzi sia da intendere come una misura di fatto priva di qualsiasi data di scadenza.
I virologi invitano comunque a completare il ciclo vaccinale. “Molti oggi – ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri – non stanno facendo la terza dose e questo pone dei problemi, soprattutto per determinate fasce di età e determinate patologie.
Ma vediamo dove non servirà più e, invece, dove sarà ancora obbligatorio. (Continua a leggere dopo la foto)
DOVE NON SERVIRA’ PIU’ – Dal primo maggio il Green pass non servirà più per frequentare palestre e piscine al chiuso, partecipare a feste e cerimonie, convegni e congressi, entrare in discoteche e sale da gioco, andare al cinema e a teatro. Ma anche nei bar e nei ristoranti al chiuso, negli hotel, nelle mostre e nelle fiere. Niente obbligo per i corsi universitari in presenza e per i concorsi. Dopo il trasporto locale, libero accesso anche su aerei, navi, treni e pullman a lunga percorrenza. Il pass non sarà più richiesto neanche sui luoghi di lavoro, pubblici o privati.
DOVE RESTERÀ OBBLIGATORIO – Dall’1 maggio resterà l’obbligo di Green pass rafforzato (quello che si ottiene con la vaccinazione o a seguito del contagio) fino alla fine dell’anno per il mondo del lavoro sanitario (medici, infermieri, personale sanitario) e anche per quello delle Rsa. Per chi sarà sprovvisto scatterà la sospensione dal lavoro e dallo stipendio fino al 31 dicembre 2022. Il Super green pass sarà richiesto anche ai visitatori. Non ci sarà l’obbligo (com’è non è previsto anche attualmente) per i degenti e per chi si reca nelle strutture sanitarie per motivi di salute.
Viaggi
Le regole cambiano a seconda dei Paesi di destinazione ma il Green pass nella sua forma “base” continuerà a essere necessario per l’ingresso nei Paesi dell’Ue. Lo stesso per chi arriva (o rientra) in Italia: servirà ancora il Green pass base, ossia anche solo con tampone. Con un’altra ordinanza del ministro Speranza cade invece l’obbligo di compilare il modulo Plf (Passenger locator form).
Obbligo vaccinale
L’obbligo di vaccinazione resterà in vigore fino al 15 giugno per insegnanti e personale scolastico, forze dell’ordine e in generale tutti i cittadini dai 50 anni in su.
Il vaccino continuerà a essere obbligatorio fino al 31 dicembre soltanto per i medici, il personale sanitario e delle Rsa.
Sempre fino a fine anno, le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all’interno di ospedali e residenze socio assistenziali saranno consentite solo con il Super Green Pass.
Smart working
Lo smart working viene proprogato fino al 31 agosto anche in assenza degli accordi individuali per i lavoratori del settore privato. Viene quindi allungato di altri due mesi, rispetto alla data del 30 giugno indicata nel decreto, la possibilità di proseguire con lo smart working nella modalità semplificata che ha caratterizzato la fase emergenziale, ovvero senza la necessità di un accordo.
Le prossime tappe
Dopo l’importante data dell’1 maggio, altra tappa fondamentale sarà il 15 giugno, quando l’Italia dirà addio alle mascherine anche al chiuso. Contestualmente, con la chiusura dell’anno scolastico, decadrà anche l’obbligo nelle scuole. Alla stessa data verrà meno l’obbligo vaccinale per gli over 50, forze dell’ordine e lavoratori delle scuole. Il 31 agosto scadrà lo smart working, mentre il 31 dicembre scadrà l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari e i lavoratori di ospedali e Rsa. Stop anche all’obbligo vaccinale o al tampone per far visita alle Rsa.
Covid, le nuove regole dal 1° maggio in 10 domande e risposte
- Il green pass dal 1° maggio non sarà più richiesto per il lavoro e il tempo libero ?
- Ci sono eccezioni all’abolizione del green pass?
- Per viaggiare all’estero servirà ancora il green pass?
- Sui mezzi di trasporto servirà ancora la mascherina? Quale?
- Quali saranno le regole sui luoghi di lavoro?
- A scuola resterà l’obbligo di mascherina?
- Se vado a fare shopping o andare al supermercato devo indossare la mascherina?
- Si potrà fare a meno della mascherina in cinema e teatri?
- Si potrà togliere la mascherina allo stadio?
- Restano luoghi all’aperto dove la mascherina è obbligatoria?
Green pass non più richiesto. (Continua a leggere dopo la foto)
Obbligo di mascherine al chiuso prorogato fino al 15 giugno solo per mezzi di trasporto, cinema, teatri, ospedali e scuole. In tutti gli altri luoghi chiusi pubblici o aperti al pubblico resta solo la raccomandazione di indossare i dispositivi di protezione individuale. Sono queste le principali novità che entreranno in vigore a partire dal 1° maggio. Ma vediamo più nel dettaglio, attraverso 10 domande e risposte, come cambierà la vita di chi risiede in Italia
Il green pass dal 1° maggio non sarà più richiesto sia per il lavoro che per il tempo libero ?
È così. Il certificato verde non cessa di esistere. Ma non sarà di fatto più richiesto in Italia. Dal primo maggio scatta l’accesso libero per accedere a tutti quei luoghi dove fino al 30 aprile il certificato verde è stato obbligatorio nella sua versione “base” o “rafforzata”: bar e ristoranti al chiuso, aerei, treni, traghetti e pullman intra-regionali, palestre e piscine al chiuso, feste e cerimonie, convegni e congressi, discoteche e sale da gioco, cinema, teatri, concerti.
Ci sono eccezioni all’abolizione del green pass?
L’unica eccezione sono le visite in ospedale e Rsa, dove sarà necessario esibire il super green pass (vaccinazione o guarigione) fino al 31 dicembre.
Per viaggiare all’estero servirà ancora il green pass?
Sì. Le regole cambiano a seconda dei Paesi di destinazione ma il green pass nella sua forma “base” (vaccinazione, guarigione o tampone negativo) continuerà a essere necessario per l’ingresso nei Paesi dell’Ue. Non solo. Un’ordinanza del ministro della Salute ha prorogato al 31 maggio le misure per chi arriva in Italia o rientra dall’estero: continuerà a bastare anche un tampone oltre che il pass da vaccinazione o guarigione (green pass base).
Sui mezzi di trasporto servirà ancora la mascherina? E quale?
Il governo ha deciso di prorogare fino al 15 giugno l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 su tutti i mezzi di trasporto locali e a lunga percorrenza – dai bus alle metropolitane, dai treni regionali a quelli ad alta velocità fino ai traghetti e agli aerei.
Quali saranno le regole sui luoghi di lavoro?
Nei luoghi di lavoro, pubblici e privati – tranne ospedali e Rsa – non è stato prorogato l’obbligo di utilizzo delle mascherine, dispositivi che sono solo raccomandati. Tuttavia i datori di lavoro, nel settore privato, se ritenuto opportuno, potranno decidere di mantenere i protocolli vigenti che prevedono l’obbligatorietà di questi dispositivi di protezione. L’uso delle mascherine FFP2 negli uffici pubblici è raccomandato, in particolare, per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive, per chi è in fila a mensa o in altri spazi comuni, per chi condivide la stanza con personale “fragile”, negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti. (Continua a leggere dopo la foto)
A scuola resterà l’obbligo di mascherina?
Sì. L’obbligo fino alla fine dell’anno scolastico era già previsto dall’ultimo decreto anti-Covid di marzo. E il governo ha deciso di non fare passi indietro nonostante il pressing per toglierle sia continuato negli ultimi giorni. Nelle aule scolastiche basta la chirurgica.
Se vado a fare shopping o andare al supermercato devo portare con me la mascherina?
Non più. In negozi, centri commerciali, supermercati, bar e ristoranti al chiuso la mascherina dal 1 maggio non sarà più obbligatoria. Così come in uffici pubblici, banche, poste, musei, discoteche, nonché dal barbiere, dal parrucchiere, dall’estetista. Ma trattandosi di luoghi al chiuso «pubblici» o «aperti al pubblico» l’utilizzo è raccomandato.
Si potrà fare a meno della mascherina in cinema e teatri?
No. Le mascherine Ffp2 andranno indossate fino a fine maggio nei cinema, nei teatri e per tutti gli spettacoli al chiuso come i concerti, nonché nei palazzetti dello sport. Così come in ospedali e Rsa.
Si potrà togliere la mascherina allo stadio?
Dopo un lungo braccio di ferro è stato deciso che la mascherina non sarà più obbligatoria allo stadio.
Restano luoghi all’aperto dove la mascherina è obbligatoria?
No, oltre che allo stadio, l’obbligo di mascherina all’aperto è stato eliminato anche per gli spettacoli e i concerti. All’aperto (a differenza che al chiuso) non c’è neppure la raccomandazione ad indossare la mascherina.
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